COVID-19: Tornare a gareggiare

Più passano i mesi e più aumentano le probabilità che all'interno delle Associazioni Sportive possano crearsi casi di positività al COVID-19 con successiva guarigione.

La domanda che viene posta spesso è:

posso tornare a gareggiare?

La risposta è SI ma a più condizioni:

1 - devono passare almeno 30 giorni dal tampone con esito negativo 

2 - bisogna presentare alla ASD l'allegato C rilasciato dal medico della medicina sportiva "ATTESTAZIONE DI RETURN TO PLAY"

L'ASD una volta che ha l'allegato C, può iscrivere alle gare l'atleta rientrato da guarigione COVID-19 con l'attestazione di Return to Play. 

LA SOSPENSIONE DA PARTE DEL SISTEMA TELEMATICO DELLE IDONEITA' AGONISTICHE DELLE REGIONI SEMBRA NON FUNZIONARE PERCHE' NON AGGIORNATO A QUESTA NORMA.

In buona sostanza, l'esposizione e contagio all'infezione a COVID-19 SOSPENDE L'IDONEITA' AGONISTICA CHE RICHIEDE UNA SECONDA VISITA DA PARTE DEL MEDICO DELLO SPORT con idoneità fino a naturale scadenza

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La Federazione Medico Sportiva Italiana FMSI ha pubblicato mesi fa una circolare che sottolinea in modo preciso tutti i controlli supplementari che devono essere fatti per riconfermare l'idoneità agonistica. Questo perché nella valutazione degli atleti che sono guariti dalla malattia è indispensabile considerare le possibili  conseguenze della stessa su organi ed apparati, tenendo presenti anche gli effetti del decondizionamento  secondario al periodo di convalescenza.(https://www.fmsi.it/.../protocollo_idoneita_non-prof...)

In linea a quanto detto in data 13.01.21 il Ministero della Salute emana una circolare. Nella valutazione di atleti Covid-19 positivi guariti, pertanto, è necessario porre particolare attenzione agli apparati il cui coinvolgimento è più frequente e potenzialmente rischioso per i possibili esiti a lungo termine.

Tra le complicanze maggiori e più frequenti vi sono quadri di polmonite interstiziale con distress respiratorio acuto (ARDS). Tale grave condizione può comportare esiti permanenti a livello dell'apparato respiratorio tanto da comprometterne in modo significativo la funzione sia sotto il profilo ventilatorio che degli scambi gassosi.

Altra possibile complicanza è rappresentata dal danno miocardico. In questo caso lo sviluppo di esiti a distanza di un processo acuto (miocardite) può rappresentare una limitazione alla funzione cardiaca sia sotto l'aspetto della funzione di pompa, sia per il potenziale rischio aritmico.(http://www.sport.governo.it/.../circolare-idoneita...)

Il problema più serio incompatibile con l'idoneità sportiva è la miocardite che rappresenta una influenza del cuore. E' una patologia infiammatoria che interessa il miocardio, lo strato muscolare cardiaco e che a volte può estendersi anche al pericardio. Se non viene curata in maniera adeguata può portare a complicazioni serie, come lo scompenso cardiaco e, nel 10 per cento dei casi, a morte improvvisa. Ecco perché dall'anno scorso, quando si va a fare l'idoneità agonistica, il medico della medicina sportiva, fa firmare l'allegato A: 

Ai fini della salvaguardia della salute, mi impegno a comunicare, oltre che al Medico di Medicina Generale, ... alla struttura di Medicina dello Sport che ha rilasciato la certificazione d’idoneità, una eventuale positività al Covid-19.

Buone Gare