RISCALDAMENTO PREGARA: Come eseguirlo

Già sappiamo che i "dolori del giorno dopo" si chiamano DOMS (Dolore ad insorgenza ritardata) e non sono causati dall'acido lattico che in ogni modo torna a livelli normali dopo intensa attività fisica nel giro di una / due ore.

L'acido lattico fa parte di un processo metabolico, è perfino riutilizzato dal nostro organismo col "ciclo di Cori". Quando viene prodotto, viene ulteriormente utilizzato dal fegato diventando piruvato che insieme a molecole di ATP diventa glucosio pronto per essere riutilizzato dai nostri muscoli. 

Quindi l'acido lattico non deve essere considerato come una cosa negativa, fa parte dei nostri substrati energetici anche se in alta concentrazione crea una caduta della performance con sensazione di fatica eccessiva, gambe dure e insorgenza di crampi.

L'organismo ha la capacità di smaltire bene l'acido lattico fino ad una certa quantità, superato un certo limite di concentrazione correlato alla potenza prodotta o ritmo (SA Soglia Anaerobica) comincia a crearsi una condizione di accumulo, segno di inesorabile caduta prestazionale.il test Conconi ci è di aiuto per individuare la frequenza cardiaca anaerobica lattacida ed il test di Mader identifica il punto OBLA o LT2 identificato come momento in cui si supera la quantità canonica di 4mmol/litro.

 Oggi sappiamo che il test di Mader è poco attendibile perché solo il 75% della popolazione ha come riferimento la concentrazione limite di 4 mmol/litro, esistono altri test ancora più validi.

La capacità di smaltire con efficienza l'acido lattico è demandata ad un meccanismo fisiologico che deve essere opportunamente attivato grazie alla presenza di alte concentrazioni di acido lattico che prende il nome di LATTATO PRECOCE. 

Il sistema è paragonabile al motore dell'auto, quando è freddo non rende bene, il consumo di benzina è superiore rispetto alle condizioni ottimali.

Se devi disputare una gara veloce, la cui durata è ben al di sotto dell'ora, con molta probabilità la disputerai in un range di lavoro con alte concentrazioni di lattato. Devi quindi necessariamente fare un adeguato riscaldamento. Consisterà nell'inserire all'interno della seduta di riscaldamento una progressione fino alla velocità funzionale di soglia/ potenza funzionale di soglia/ oppure alla frequenza cardiaca di soglia la cui durata di progressione deve essere di almeno cinque minuti. Raggiungerai un gradiente di lattato tale da attivare in modo ottimale i processi di smaltimento. Successivamente sei già pronto per presentarti in griglia di partenza.

Un mancato o errato riscaldamento, dopo il via darà una concreta sensazione di fatica, stessi effetti riconducibili alla partenza a freddo dell'auto.

Fonte: 

Effects of specific muscle training on 78-1 on response and earty blood lactate

(Cerretelli P. et al, 1979)