A 170bpm - B 160bpm: Chi soffre di più?

Sei un runner e ti sarà capitato di allenarti insieme ad un amico alla stessa velocità e di confrontarvi il battito cardiaco. Un paragone di questo genere è fuorviante anche se un dato oggettivo come la frequenza cardiaca trae delle valutazioni interessanti.


Guardando la foto, si è portati subito a pensare che l'atleta che ha già 170 battiti per minuto è più affaticato di quello con 160 battiti ma non è così scontato. Nove persone su dieci rispondono così ma a volte ci possono essere strane soprese. 


Diamo per buono che la sensazione di fatica è direttamente proporzionale all'aumentare della frequenza cardiaca anche se andrebbero considerati i livelli di adrenalina ed altri neurotrasmettitori che possono alterare tale valore. I due atleti corrono alla stessa velocità ed hanno pressappoco la stessa età, eppure esiste un gap di 10 bpm. 


Innanzi tutto bisogna valutare la frequenza cardiaca massima, la frequenza cardiaca riposo e la frequenza di riserva cardiaca, che è la differenza tra FCmax - FCriposo. Qualcuno può dire, se hanno la stessa età la FCmax dovrebbe essere uguale (cit. Karvonen 220-età). Abbiamo visto che per gli atleti non è sempre così, la FCmax è diversa da atleta ad atleta ma è pur vero che tende a scendere con l'avanzare dell'età.


A parità di età e sesso possono esserci  tra due atleti differenze di FCmax anche di 20 bpm! 


Quindi ipotizziamo il caso atipico:

- atleta A (170bpm) ha 200bpm di FCmax

- atleta B (160bpm) ha 185bpm, di FCmax

rende già l'idea che è più vicino alla FCmax l'atleta B! 

Quindi soffre di più l'atleta B


Altro metodo ancora più corretto è quello di considerare la frequenza cardiaca di soglia anaerobica, momento in cui si comincia ad accumulare acido lattico in modo considerevole che si rileva attraverso un test incrementale, esistono diversi metodi.


Quindi ipotizziamo:

- atleta A (170bpm) Fc soglia 172bpm

- atleta B  (160bpm) Fc soglia 158bpm

l'atleta A è a ridosso della soglia anaerobica, mentre l'atleta B l'ha appena superata.

Quindi soffre di più l'atleta B


Per essere rapidi nell'individuazione dell'intensità del lavoro, è bene parlare di Zona cardiaca (https://www.beppe-carella-coaching.com/articoli/training-zones-ma-quante-sono?c=metodologia-dell-allenamento)

L'atleta A (170bpm) sta in Z4bassa cardiaca [~4,2] 

(quindi ha  circa 60' di autonomia a parità di velocità)


L'atleta B (160bpm) sta in Z4 alta cardiaca [~4,8] 

(ha meno di 30' di autonomia a parità di velocità)


Controlla il tuo garmin o similare, esistono delle zone cardiache pari a 5 per settarle opportunamente, così il confronto col tuo compagno di corsa sarà più immediato.